Category: imparo

oggi ho imparato

Che si crede a quel che si vuol credere, perché a volte la verità fa paura, è troppo diversa dal mondo perfetto cui agogniamo. E allora succede che ci si racconti storie. In questo caso, sono stati alcuni credenti (cattolici, mi pare).

Che l’inquisizione e la caccia alle streghe erano portate avanti da uomini che erano così malvagi perché erano stati fatti degli esperimenti su di loro.
Che gli atteggiamenti omosessuali degli animali sono causati da esperimenti effettuati su di loro.
Ma anche che gli animali non hanno atteggiamenti omosessuali.

Ma io, mi racconto mai storie o cerco sempre la verità?

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Oggi ho imparato

Betelgeuse (che io tento sempre di scrivere Beltegeuse) è una delle stelle della costellazione di Orione. Ora vado fuori a vedere se si vede la cintura, così magari identifico anche lei.

Per chi volesse saperne di più: CLICK!

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oggi ho imparato

Quel fantastico pennarello comprato al secondo anno. Quello Letraset costato una fortuna. Quello Pantone Cool Gray 6.
Non l’avrei mai preso di mia sponte. Però era uno degli ultimi giorni prima dell’esame della Lucci, stavo stampando. A Napoli, da Osnap. Era ormai notte, e per fortuna Marcello mi accompagnò in auto a prendere il treno.

Comunque, dal nulla apparve la topa, assistente della prof. Che vide la mia tavola e mi disse "perché qui non ci fai una bella striscia grigia col pantone?". E così fu.
Anche se quella striscia era nel fiume. Ma la Lucci ha sempre amato gli azzurrogrigi, i verdegrigi, i.

Comunque oggi l’ho ripreso, funge ancora alla perfezione e… e ho scoperto che sulla carta mozzarella è una favola!
Avete presenti le bruttissime scie che indicano in che direzione avete colorato? E le parti più scure di quando ripassate due volte?
Sparite.
Il colore è omogeneo, sembra stampato al pc! Ma in più lascia la carta semitrasparente. Fantastico! E adatto pure a chi in genere colora una cacca.

Vorrei prenderne uno beige e uno verde. Perché le grandi aree pavimentate o con l’erbetta e gli alberi diventano noiose e difficili da colorare coi pastelli, e il risultato non è mai all’altezza.
Però ho visto online che il costo attuale di un Letraset è di circa 8 euro l’uno. Un salasso. Ma la resa è da orgasmo.

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Kafka.

Ne vogliamo parlare?
Io di Kafka ho letto poco. Lettera al padre un paio di volte (ahimé). E ora sto leggendo La metamorfosi e tutti i racconti pubblicati in vita. Non l’ho ancora finito e temo ci vorrà del tempo.

Quello che ho imparato da queste -wow- interessantissime letture è che:

  • se scrive Kafka allora è giusto che anche un Fabio Volo qualsiasi possa farlo
  • leggere Kafka è il miglior rimedio contro l’insonnia
  • leggere Kafka ti fa perdere meno tempo in bagno (perché ti annoi e decidi di cagare e lavarti subito dopo, senza perder tempo seduto sul cesso)
  • qualsiasi atto sacrilego contro i libri, è permesso verso quelli di Kafka
  • Kafka aveva seri problemi mentali, oppure
  • Kafka era un fattone di prima categoria

Non credo di aver mai disprezzato di più un autore. E’ più noioso di De Carlo, più vuoto della Meyer, più insensato di… di… non lo so, non mi viene in mente nient’altro di così insensato.

Comunque. Il libro è di mia sorella, e s’è inavvertitamente rotto. Giuro. Ma credo che questo significhi qualcosa. Tuttavia, se lo stomaco me lo permetterà, credo che continuerò a leggerlo fino alla fine.
E’ una sfida. Sono masochista, lo so.

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oggi ho imparato

Oggi ho imparato che conoscere le persone è sempre un bene.

Se si tratta di belle persone, approfondire la conoscenza può portare a nuove amicizie, a giornate piacevoli di chiacchiere e cazzeggio, financo ad una spalla su cui piangere, nel momento del bisogno.

Se si tratta di brutte persone, non c’è cosa migliore del conoscerle meglio: si impara da quali atteggiamenti rifuggire, si comincia a capire cosa nascondono alcuni piccoli gesti e frasi, si diventa più bravi nel riconoscere la falsità, l’ipocrisia, l’invidia.

Sono felice di questa esperienza, sorrido e spero proprio che mi possa servire in futuro.

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oggi ho imparato

Roma.

Se sei sul GRA, uscirai a Via Pontina.
Se non sei sul GRA, ci sarai.
Se non trovi una rotonda entro 500 metri, non sei a Roma.
Se non trovi un Mc Donald’s entro 10 minuti, non sei a Roma.
Se il Mc Donald’s non ha il drive, non sei a Roma.
Il navigatore ti porterà sulla cattiva strada.
La strada buona non esiste. Sul navigatore.
Se ci sono due strade parallele, avrai di sicuro imboccato quella sbagliata.
Se non ci sono insegne al neon per le Università, non sei a Roma.
 

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oggi ho imparato

Oggi ho imparato che non si sfugge a certe cose. Soprattutto, non si può sfuggire alla crisi premestruale. Non sindrome, ma proprio crisi. Perché corredata da pianti, strepiti, talvolta anche urla, voglia di picchiare qualcuno, e chi più ne ha più ne metta.

Oggi ovviamente ne ha risentito *lui* (e dov’è la novità?) che mi ha sentita disperarmi al telefono e ha prontamente detto okay, domani torno. Poi credo di averlo convinto a non fare cazzate con le telefonate successive. Mi meraviglio della mia lunaticità, o forse nemmeno poi tanto. 

Ah volete sapere il perché di cotanto fracasso? Non ve lo dico, tanto i motivi che adduco sono pressoché sempre identici. Anzi, se *lui* fosse un po’ più razionale al riguardo, dovrebbe capire che sono in quei giorni lì esattamente dopo 30 secondi dall’inizio del suddetto cataclisma.

Bon, per oggi è passata, e per stasera sono felice, perché ho studiato, lavorato e ho fatto pure una corsetta al parco.

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In realtà non oggi, ma grazie al sito unaparolaalgiorno, ho imparato un po’ di cose.

  • Ho scoperto che l’alcova è un elemento architettonico in primis, derivando dall’arabo al qubba, che significa "cupola, padiglione".
  • Mi sono ricordata il significato di apotropaico, che tendo a dimenticare periodicamente: "che annulla o allontana influssi maligni".
  • Ho capito che antonomasia non è mica solo un modo di dire (per antonomasia) ma è proprio una figura retorica. Io le figure retoriche non le ho mai ricordate: quando facevo i temi sui testi, avevo un fascicolo con su scritte quali erano e pure gli esempi!

E per tutto il resto, andate a vedervi il sito, che è proprio carino!
Ma forse c’è dell’altro.

  • Negli ultimi mesi ho capito che non è mai bello vivere secondo il motto la miglior difesa è l’attacco perché poi finisce che diventi acido e antipatico e gli "amici" ti fan ciao ciao e se ne vanno.
  • Ho scoperto che certe volte le cose vanno come le ciliegie, che una tira l’altra. Per cui se esco un giorno, avrò più voglia di uscire quello dopo. Se resto a casa ad abbruttirmi (psicologicamente. forse.) poi col cavolo che la sera voglio vedere qualcuno. Se faccio l’amore, dopo ne ho anche più voglia (sempre se non sono crollata causa stanchezza). E così via. Ne dovrebbe derivare che, se sorridessi ora (immaginatemi che sorrido: lo sto facendo, davvero) allora dopo, o domani ne avrò voglia ancora e ancora. Purtroppo se ne deduce pure che, se ieri e l’altroieri non ho mosso un dito per togliere la polvere (ma anche studiare, eh), manco oggi mi va di farlo. Pazienza. Non si può avere tutto dalla vita.
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oggi ho imparato

Oggi ho imparato poco. Solo qualcosa su Aldo Moro. La premessa è che sono molto ignorante, quindi quello che sto per scrivere lo sapete tutti da un pezzo.

Aldo Moro (1916 – 1978).
E’ stato Presidente del Consiglio e anche del partito della Democrazia Cristiana.
Salto la vita a pié pari, perché quello che mi interessava (sì, macabra come cosa, ma sto leggendo Il club Bilderberg) era la morte. Avvenuta per opera delle Brigate Rosse. Però in qualche modo c’entra pure il P2. Solo che non ho ancora capito in che modo. Oltre al Club, s’intende.

Ecco, ho le idee un po’ confuse, ma non ho avuto tempo voglia di approfondire di più. Shame on me.

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oggi ho imparato

Inauguro una nuova categoria fatta per contenere le piccole cose che si imparano tutti i giorni. Ogni tanto, sicuro, ci troverete pure qualcosa che imparo all’università. Ma non voglio rompervi troppo le scatole, e cercherò di spaziare! L’idea è quella di scrivere tutte tutte le cose nuove, così non me le dimentico (e così magari possono essere utili pure a qualcun altro).

Pronti? Via! :D

  • Che significa débrouiller (francese): districare, ma anche arrangiarsi. Volevo scrivere "fottiti" ma i francofoni hanno sempre modi più fini di dire le cose!
  • Che significa traccheggiare: tergiversare, temporeggiare. Mi piace come parola, molto onomatopeica.
  • Cos’è uno schermo edgeless: praticamente un programmino che ti permette di non avere limiti sul desktop: il puntatore continuerà a camminare e lo rivedrai dalla parte opposta, un po’ come se il desktop fosse sferico, ecco.

Non sembra un cattivo inizio, no? :)

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