Ieri è stata una giornata proficua. Magari non al massimo, ma di certo lo è stata relativamente ai miei standard, che ultimamemente propendevano più verso il non fare un ca**o che altro.

Insomma, mi è parso -finalmente- di riuscire a studiare in maniera decente per più di un paio d’ore. E’ vero che più volte mi sono distratta, ma sono riuscita comunque nel mio intento.

Due ore a fine serata le ho anche impiegate per lavorare.

Oggi mattinata piena, tra l’altro debbo anche andare a Napoli per Estimo: sì perché dopo tanti mesi ancora non è chiaro cosa si deve studiare. Figuriamoci sapere da quale libro o per quando. A volte l’università con la sua (dis)organizzazione è il più grande ostacolo allo studio di noialtri.

Comunque in tutto questo, considerato che la maggior parte dei giorni io resto a casa chiusa tra 4 mura, indovinate quand’è che è scoppiato il diluvio universale? Ecco, appunto. Pensate che sono stata svegliata dai tuoni e dalla pioggia. Io. Io che non mi alzo nemmeno con le cannonate, che la sveglia spesso manco la sento, che resterei a dormire a qualsiasi costo..! Be’, io mi sono alzata ben mezz’ora prima della sveglia (che tra l’altro era impostata comunque in anticipo rispetto al necessario).

Vabbè, mi avvio verso la mia mattinata. Ciau!