Periodo strano, di transizione.

In questo momento sono a Roma, mi do da fare, ma forse neppure abbastanza.
Per non sentirmi di troppo pulisco, rifaccio il letto, le lavatrici… Però che questa non sia casa mia lo sento, forte e chiaro. Lo sento quando c’è il fratello di *lui*,  ma poi, quando siamo soli, è perfetto.

La sua giornata lavorativa è lunghissima, se non c’è da fare la spesa non torna prima delle 8, il che va anche bene, in fondo, perché gli straordinari pagati ci fanno comodo. A volte mi sento un po’ sola, altre no. Non ho bisogno di avere qualcuno accanto 24h/24, anzi temo che la cosa, per lunghi periodi di tempo, mi manderebbe il cervello completamente in tilt. Sono abituata alla solitudine, a gestirmi autonomamente il tempo, a fare quel che mi va.

Questa settimana avevo due appuntamenti importanti, oggi e domani. Da questi si decideranno le sorti della sottoscritta per i mesi a venire.

Spero proprio che il periodo di noia e inutilità stia finendo e di poter dare ufficialmente il benvenuto ad una nuova vita.