Certe volte sono insofferente verso il mondo, le persone, tutto.
Mi domando se sono anche io così, persa nel calderone dei mediocri. Se sono il ritratto dell’italiano medio. Se mi lascio incantare dal comico di turno alla tv. Se spengo il cervello e vado avanti a luoghi comuni.
E ho paura della risposta, perché come si fa ad uscire fuori da questa mediocrità, quando è spesso l’unica cosa che conosci?
Quando sei circondato da persone che parlano per frasi fatte. Quando si festeggia il Natale col presepe anche se non si crede in un dio. Quando si è solo preoccupati di cose materiali. Quando è facile indignarsi davanti alla tele, ma poi a scendere in piazza non ci va nessuno, perché si ha da fare, perché fa fatica, perché.
E allora mi infastidiscono tutti, perché mi infastidisco io.
–br–
Io mi ricordo collette di Natale
Campi di grano ai lati della provinciale
Il tragico Fantozzi la satira sociale
Oggi cerco Luttazzi e
Non lo trovo sul canale
Comunque sono un bravo cittadino
Ho aggiornato suonerie del telefonino
E un bicchiere di vino con un panino
Provo felicità se Costanzo fa il trenino
Ho un santino in salotto
Lo prego così vinco all’enalotto
Ho Gerry Scotti col risotto ma è scotto
Che mi fa diventare milionario come Silvio
Col giornale di Paolo e tanta fede in Emilio
Quest’anno ho avuto fame ma x due settimane
Ho fatto il ricco a Porto Cervo. Che bello!
Però ricordo collette di Natale
Compi di grano ora il grano è da buttare
M’importa poco oggi io vado al centro commerciale
E il mio problema è solo dove parcheggiare
Ohoo Ohoo
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo Ohoo
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla tv
Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu
Io sono un bravo cittadino onesto
Bevo al mattino un bel caffè corretto
Dopo cena il limoncello in vacanza la tequila
La gazzetta d’inverno e d’estate novella 2000
Che bella la vita di una stella
Marina o Martina o quella della velina
La mora o la bionda è buona e rotonda
Finché la barca a finché la barca affonda
E intanto sto perdendo sulla patente il punto
E un’auto blu mi sfreccia accanto
Che incanto
Ohoo Ohoo
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo Ohoo
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu
Ohoo Ohoo
Ma spero che un sogno così non ritorni mai più
Mi voglio svegliare mai più
Ti voglio fare vedere
Che sono proprio un bravo cittadino
Ho il portafoglio di Valentino
E l’importante è quello che ci metto dentro
Vado con il vento a sinistra a destra
Sabato in centro fino a consumare le suole
Ballo canzoni spagnole così non mi sforzo
A seguire le parole e penso a fare l’amore
Alla villa di Briatore alla nonna senza
Ascensore alla donna del calciatore
A qual è il male minore l’onore sua eccellenza
Monsignore ancora baciamo la mano
Che del miracolo italiano
Ohoo Ohoo
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo Ohoo
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla tv
Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu
Ohoo Ohoo
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo Ohoo
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu
Ohoo Ohoo
"Questa è una giornata nella quale mi pesa, come un ingresso in carcere, la monotonia di tutto. Ma la monotonia di tutto non è altro che la monotonia di me stesso."
Mi sono ritrovato molto in quello che hai scritto. Diciamo che è un piccolo spaccato del mio passato. Presente forse?
Madcap Spero per te che sia passato, anche se credo che, se ci fermiamo a riflettere, si può fare lo stesso discorso per tutti e per tanti campi diversi.
In fondo spesso accade che ciò che ci infastidisce (o ci fa star male) fuori di noi è esattamente ciò che ci dà fastidio in noi stessi.
Probabilmente dovremmo lavorare sul nostro carattere e sulla nostra vita, tutti, prima di approcciarci in maniera sbagliata agli altri.
Passato? Non del tutto, temo: nessuno cambia davvero. E quindi non possono cambiare i sentimenti per ciò che ci circonda.
Madcap credo che le situazioni della vita, in realtà, ci portino ad essere in continuo mutamento. Forse le cose non possono cambiare in 2, 3 e neppure in 10 anni. Ma a 60 saremo davvero uguali ad ora? Io penso di no ;)
Lo spero : D