Sapevo che sarebbe stata un’impresa titanica, ma non mi aspettavo tanto.

A parte che oggi ho avuto da fare / mi sono annoiata, quindi mi son decisa che erano già passate le 11.
Vado in cucina, lavo il pentolone, riempio d’acqua, metto sul fuoco. Attesa interminabile.

Quando finalmente ho l’acqua bollente nella bacinella enorme, mi rendo conto che è troppa. Hai voglia ad aggiungere acqua fredda, continua a scottare. Mi ustiono in vari punti del corpo.

Dopo smadonnamenti vari (non è vero, non bestemmio mai) arrivo finalmente a mettermi il balsamo. E mentre lo faccio va via la corrente.
WTF???
Finisco di impiastricciarmi col balsamo (tanto va tenuto 4 minuti in posa, no?) mentre la luce fioca del pc ancora mi fa vedere dove metto i piedi. Esco dal bagno, grondante, spengo il pc (sì, era collegato al gruppo di continuità o come si chiama lui, che ha una durata di -boh- 15 minuti?).
Vado in veranda, prendo due candele, le accendo. Ovviamente tutto questo facendomi luce col cellulare.

Alla luce delle due candele, appropriatamente disposte sul cesso, mi insapono e mi sciacquo. E intanto comincio a chiedermi come mi asciugherò i capelli. Come???

Finisco, mi asciugo, tampono i capelli con l’asciugamano. Torno in cucina a prendere anche le altre candele. Ne accendo 7 in tutto.
Asciugamano pulita, cerco di togliere via altra acqua dai capelli e intanto penso all’emicrania che mi verrà domani.

Dopo un tot mi rassegno, metto una fascia per alzarli un po’ (e meno male che sono corti!) e decido di leggere. Alla luce di 4 candele. Chissà se le diottrie si perdono di più così o con Photoshop.

Solo verso le 3 succede.
MIRACOLO!

La corrente è tornata, e ora i miei capelli sono asciutti. Osceni, ma asciutti.