Ieri mattina correzione con la prof e Orfina (la correlatrice) che, tra le altre cose, mi dicono che c’è questa mostra al MAXXI che sì. Va bene.
Ieri pomeriggio prendo un treno e faccio un viaggio di due ore e mezza che dire che mi si sono sbriciolate le palle è un eufemismo.
Quindi oggi sono a Roma. E mi son detta cazzo, approfittane che tanto stai in albergo da sola perché *lui* ha un lavoro. Eh, gente seria.

Per cui. Il MAXXI. Parliamone.
Prima di tutto, la struttura l’ha progettata Zaha Hadid. Io non sono mai stata una sua grande fan (e in realtà rifuggo un po’ da tutti gli archistar) e non credo che farò mai opere del genere. Ma a quanto pare se la intende tanto bene con Anish Kapoor, che fa certe cose che meglio se sto zitta.
Comunque. A parte tutte le critiche da *coff coff* esperta del settore, c’è da dire che:
1) l’esterno fa la sua porca figura
2) fa figo camminare negli interni strambi
ma pure che:
1) a un certo punto senti il bisogno di una finestra o un qualsiasi buco che ti faccia respirare aria fresca
2) al secondo piano, lontano dai bagni, c’è puzza di cessi pubblici
3) i veri e propri bagni, che però non puzzano, fanno figo anche loro. Tutti minimal. E in acciaio. Sì, avete capito. Poggerete le vostre beneamate chiappe su un coso grigio e gelido. Brr.

Comunque non è che ci sia andata per Zaha Hadid, anzi. Mi interessava la mostra. Re-cycle. Molto molto bella. Alcune opere mi hanno davvero colpita, ho preso un sacco di appunti. Poi mi spiegate perché non posso fare le foto (neppure alle scritte che spiegano le opere!) nel museo, che io capisco i flash sulle opere d’arte, ma qui ste grandi opere non le ho viste, almeno nella mostra suddetta. Boh. E poi io il flash lo schifo e non lo uso mai!
C’avevo pure la mezza intenzione di comprare il catalogo. Che non è mica uno di quei libroni strafighi con le pagine doppie mezzo centimetro e le foto enormi. No. Però costa 45€. Q u a r a an t a c i n q u e. Non so se mi spiego. E infatti ho deciso che là sta bene.

Piccolo appunto. Roma è proprio bella. Il centro, almeno. E i trasporti pubblici funzionano! Mi piacerà viverci, lo so .