Quel fantastico pennarello comprato al secondo anno. Quello Letraset costato una fortuna. Quello Pantone Cool Gray 6.
Non l’avrei mai preso di mia sponte. Però era uno degli ultimi giorni prima dell’esame della Lucci, stavo stampando. A Napoli, da Osnap. Era ormai notte, e per fortuna Marcello mi accompagnò in auto a prendere il treno.

Comunque, dal nulla apparve la topa, assistente della prof. Che vide la mia tavola e mi disse "perché qui non ci fai una bella striscia grigia col pantone?". E così fu.
Anche se quella striscia era nel fiume. Ma la Lucci ha sempre amato gli azzurrogrigi, i verdegrigi, i.

Comunque oggi l’ho ripreso, funge ancora alla perfezione e… e ho scoperto che sulla carta mozzarella è una favola!
Avete presenti le bruttissime scie che indicano in che direzione avete colorato? E le parti più scure di quando ripassate due volte?
Sparite.
Il colore è omogeneo, sembra stampato al pc! Ma in più lascia la carta semitrasparente. Fantastico! E adatto pure a chi in genere colora una cacca.

Vorrei prenderne uno beige e uno verde. Perché le grandi aree pavimentate o con l’erbetta e gli alberi diventano noiose e difficili da colorare coi pastelli, e il risultato non è mai all’altezza.
Però ho visto online che il costo attuale di un Letraset è di circa 8 euro l’uno. Un salasso. Ma la resa è da orgasmo.