Governo del popolo.
Ci insegnano, crescendo, che si tratta del miglior modo di governare un paese.
Perché hanno tutti uguali diritti, perché è la maggioranza che decide.
Quello che non ci dicono è che, affinché un paese sia ben governato, è necessario, quindi, che tutti i cittadini (o almeno la maggior parte) siano in grado di capire quali sono le decisioni giuste da prendere.
Ma analizziamo la realtà.
Un paio di decenni di governo Berlusconi.
Un’Italia che va alla deriva.
Una élite che ruba fino all’ultimo centesimo.
Parlamentari ladri.
Devo continuare?
Secondo voi di chi è la colpa? Di pochi eletti o del popolo?
Il popolo sta ancora aspettando che questi qua ci tirino fuori dalla crisi e ho detto tutto.
Però la colpa sta da entrambe le parti, perché da una parte, i media soprattutto, hanno instupidito il popolo e continuano a farlo.
Però adesso sarebbe anche l’ora di svegliarsi. Gli italiani criticano i politici, ma poi agiscono alla loro stessa maniera: invece di occuparsi del futuro dell’Italia pensano a mangiare solo loro.
"Gli italiani criticano i politici, ma poi agiscono alla loro stessa maniera: invece di occuparsi del futuro dell’Italia pensano a mangiare solo loro"
Esattamente. Nel loro piccolo, si comportano spesso da cittadini disonesti.
E’ anche vero quel che dici dei mass media, ma tanti lo sanno eppure continuano a lasciarsi rincoglionire dalla tv, dal gossip e così via. Se all’inizio la scusa reggeva, ora non funge più. Abbiamo modo di informarci in maniera autonoma e, con un pizzico di buon senso e con la volontà, potremmo davvero cambiare in primis noi stessi e poi l’Italia.
Solo che mi sembra che nessuno voglia farlo.
La colpa è nostra, perché l’italiano medio è esattamente come Berlusconi. O meglio, l’italiano medio VUOLE essere come Berlusconi: fregarsene di tutto e tutti, scopare come un mandrillo con ragazze giovani e carine, avere soldi a palate. Ecco perché Berlusconi è riuscito a rimanere a galla tanto tempo. Anche la crisi è colpa nostra, perché nel Bel Paese per decenni siamo andati avanti con la convinzione che evadere le tasse è giusto PERCHÈ SI PUO’ FARLO. E i mass media avranno anche instupidito gran parte della popolazione, ma nell’era di internet delle alternative ci sono, e se veramente avessimo voluto cambiare qualcosa avremmo potuto farlo.
(Una precisazione, nonostante il mezzo discorso da Grillina che ho scritto, io odio cordialmente Beppe Grillo, che considero il più grande tra i fascisti).
Per l’appunto. Se l’italiano medio è praticamente feccia, perché ci ostiniamo a credere che la democrazia sia una buona forma di governo? Perché tutti devono avere diritto al voto? Ci rendiamo conto di ciò che ci circonda? :S
Non avevo pensato a Grillo. Personalmente non lo detesto (perché lo consideri fascista?), ma neppure lo amo. Dice cose giuste e cose sbagliate, come tutti. C’è di buono che, secondo le regole che si è dato il M5S, lui non potrebbe mai entrare in politica, e la cosa mi fa stare più tranquilla. :P
Perché oltre alle varie vicende in cui ha escluso dal M5S sindaci eletti che poi non hanno rispettato i suoi "consigli" per la giunta, parla sempre di mandare avanti i giovani… eppure si vede sempre e solo lui. Non mi piacciono i suoi modi, lo trovo solamente un polemico che ha sfruttato una situazione di crisi a suo vantaggio.
Capisco. Personalmente sono propensa a vederlo come un mezzo per far conoscere il M5S. Penso e spero che, col tempo, questo si discosterà da Grillo. Staremo a vedere :)
Purtroppo sì, hanno tutti diritto al voto e questa è la cosa meno peggio che si può fare. Sarebbe bello se chi viene votato fosse pagato solo da chi lo vota, ma sappiamo che non è tecnicamente possibile. Non ci resta che impegnarci politicamente "dal basso" per scardinare un sistema ormai avvezzo ad ogni sorta di roberia. Cambierebbe qualcosa con una legge elettorale seria, dove, sulla scheda ci sia anche la possibilità di votare per "nessuno di questi" tutti seggi in meno in Parlamento, se non altro. E poi basta coi decreti e con il voto di fiducia, almeno che vi sia un massimo di volte per chiederla, dopodiché si va a casa e elezioni.