Nell’ultima settimana la depressione pre-correzione della tesi è stata galoppante. Questo perché mi sembra(va) un lavoro troppo semplice, poco legato all’architettura e molto allo studio di un pezzo di città. Mi sembrava troppo poco. Ava. Perché oggi sono andata a correzione e, dopo aver aspettato appena tre quarti d’ora circa perché la prof c’è trovata un cagnolino a casa (portato dal figlio) e stava accudendolo, be’, abbiamo discusso un bel po’.
E. E ho scoperto che sto procedendo nella direzione giusta, che le idee che ho in mente non sono niente male e che c’è tanto da fare. Sì, perché a me non spaventa il tanto, mi spaventa il poco e il facile. Sì, sono brava a complicarmi la vita.
In conclusione: è stata un’ottima correzione, i miei dubbi si sono dissolti e nei prossimi giorni avrò proprio tanto da fare per poter andare avanti! La prof (a un certo punto l’ho proprio chiamata "prof", così. Che mi sarà saltato in testa?) mi ha pure dato una tesi di dottorato da leggere e da riportare indietro. Lei è sempre incasinatissima, però è sempre bello lavorare con una persona che ama ciò che fa e che ha una grande esperienza (oltre che una bibliografia immensa!).

Sì, perché, parlando di bibliografia, noi qua stiamo un po’ inguaiati!
Oggi volevo fare delle fotocopie dall’atlante di Ferraro (chi studia Architettura a Napoli lo conosce di sicuro) ma no, niente fotocopie. Si può solo consultare o, al massimo, fare delle foto. Ma voi vi trovate a studiare dalle fotografie passate nel pc? Io no, per niente. E no, non lo comprerò. E’ un mattone esagerato, e mi servono poche pagine in confronto!
Peggio ancora per un altro libro che è la mia bibbia per la tesi, o almeno la parte iniziale. Anche qui niente fotocopie, ma soprattutto non è prestabile! Il punto è che devo fare necessariamente delle scansioni (e pure fatte bene!). In questo caso, per fortuna, mi viene in aiuto Marco, un architetto che lavora all’uni e che è sempre disponibile e tanto simpatico :) Fortuna che c’è lui, il suo dipartimento (munito di scanner A3… o A2?) e le sue conoscenze per farsi dare il libro!

Bon, comunque è stata una giornata lunga: dopo la biblioteca e la correzione son rimasta all’uni a parlare con un tizio che sta sempre lì. Sì, io amo parlare. Poi casa, cena e le ultime cose da studiare per domani, che ho il corso di francese e non voglio fare brutte figure!
A questo punto direi che è giunta l’ora della nanna :) Buonanotte mondo!